Diario di una vita
Capitolo 27 “Beth e Wolfie”
Caro diario l’ultima volta che ho sfogliato e vergato queste pagine è stato appena una settimana fa, ma che settimana! Comunque sarà meglio ripartire dall’inizio cioè da quando Julien è venuto a prendermi alla corriera, il patrigno è veramente un bravuomo ma è un impiastro. Dunque, percorrendo i viali spogli e le strade deserte avevo il cuore pieno di gioia e di aspettativa al pensiero di riabbracciare finalmente la mia adorata sorella e invece… Scendo dalla carrozza con le vesti impolverate i capelli tutti in disordine “fa niente “ penso”Amy me lo perdonerà”, scendendo inciampo nel predellino che Julien ha montato male, ma io non ci bado impegnata come sono a slanciarmi verso la coppia che mi aspetta al cancello. La” coppia” e quello chi è? Ma non faccio in tempo a fermarmi , anzi accelero,il vento mi sferza i capelli a le forcine sono ormai volate chi sa dove. All’ultimo momento Amy si sposta e io finisco tra le braccia dello sconosciuto. Non appena alzo gli occhi
vorrei sprofondare al centro della terra e mi accorgo di aver fatto un emerita figura di...Mi trovavo tra le braccia del ragazzo più terribilmente bello che avessi mai visto. Aveva due meravigliosi occhi grigi, profondi come il mare in burrasca e dal taglio lievemente a mandorla e dei capelli color dal grano maturo. Indossava pantaloni grigi e una camicia nera aperta sul collo, e sebbene fosse già inverno inoltrato era abbronzato e aveva un mantello nero distrattamente gettato s una spalla. Solo quando lo sguardo dell’affascinante sconosciuto si posò su di me spostandosi dai capelli arruffati dal vento, alle scarpe con il tacco basso da bambina, mi ricordai di avere indosso la gonna informe e l’insignificante pullover dell’uniforme scolastica. In meno di dieci secondi la mia vita era cambiata, chi ero io? Chi era quell’essere vestito di bianco che mi guardava sorpreso e deluso (Amy) non mi importava boh, non mi importava,volevo rimanere per sempre a fissare quegli occhi grigi e a bearmi della visione di quel campo di grano fuori stagione. Poi il ragazzo parlo con voce dolce e musicale –Salve, tu devi essere Elisabeth! Wolfgang Amadeus Mozart al vostro servizio madamigella!- detto questo chinò la testa e mi sfiorò la mano con le labbra in un abbozzo di inchino credevo di svenire. Il pensiero, anzi il suo tocco leggero e la pressione delle sue labbra sulla mia mano mi aveva mandato il cuore in tumulto, continuavo a toccarmi il punto dove lui mi aveva baciato, senza
Caro diario l’ultima volta che ho sfogliato e vergato queste pagine è stato appena una settimana fa, ma che settimana! Comunque sarà meglio ripartire dall’inizio cioè da quando Julien è venuto a prendermi alla corriera, il patrigno è veramente un bravuomo ma è un impiastro. Dunque, percorrendo i viali spogli e le strade deserte avevo il cuore pieno di gioia e di aspettativa al pensiero di riabbracciare finalmente la mia adorata sorella e invece… Scendo dalla carrozza con le vesti impolverate i capelli tutti in disordine “fa niente “ penso”Amy me lo perdonerà”, scendendo inciampo nel predellino che Julien ha montato male, ma io non ci bado impegnata come sono a slanciarmi verso la coppia che mi aspetta al cancello. La” coppia” e quello chi è? Ma non faccio in tempo a fermarmi , anzi accelero,il vento mi sferza i capelli a le forcine sono ormai volate chi sa dove. All’ultimo momento Amy si sposta e io finisco tra le braccia dello sconosciuto. Non appena alzo gli occhi
ciao...mi sa ke ho fatto un casino...volevo provare a fare un altro blog, ma mi è venuto su qst indirizzo, così ora ne abbiamo 2!
RispondiEliminaops...